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The Good Place – La parte offline della TV

Scritto da il 2 Maggio 2020

È la televisione che influenza la società o la società che influenza la televisione? Antico dilemma in cui chiunque si occupi di piccolo schermo si imbatte un discreto numero di volte nella vita, forse senza arrivare mai ad una risposta definitiva. La cosa certa è che questi mesi di lockdown forniranno, ai futuri teorici della questione, nuovi dati ed esempi interessanti.

È innegabile, infatti, che la tv si stia prepotentemente riappropriando di alcune delle sue originarie funzioni, tornando ad essere quella finestra aperta su un mondo che, almeno per ora, non possiamo raggiungere e dimostrando di saper sfruttare per i propri fini quei nuovi mezzi di comunicazione che, negli ultimi anni, sembravano minacciarla. Chiusi in casa, poi, neanche i più giovani possono ignorare quel grande schermo rettangolare che i genitori hanno appoggiato o appeso in una o più stanze.

Se è vero che, contro la sospensione di molti programmi di intrattenimento e le numerose repliche, l’arma migliore, per chi vuole una pausa dall’informazione, resta quella dei servizi di streaming, va anche detto che, in fondo, proprio queste piattaforme rimandano ad una forma ancor più profonda di isolamento: ognuno sceglie cosa, quando e quanto guardare, e le pressoché infinite variabili e combinazioni di queste scelte non possono che rendere la visione solitaria. Quindi, se non volete rannicchiarvi nel vostro account Netflix e preferite provare quel senso di appartenenza ad una comunità proprio di chi sa di essere sintonizzato con altri milioni di persone, non temete perché ogni giorno della settimane c’è qualcosa che merita il vostro tempo.

Mercoledì: La Compagnia del Cigno (Rai 2). Trattasi, purtroppo, solo delle repliche della prima stagione, che la Rai ha deciso di riproporre in attesa della seconda, già in lavorazione. Se non l’avevate vista, è arrivato il momento di farlo. Se l’avevate vista, merita di essere “rispolverata”. Perché? Perché si ascolta buona musica, non solo classica. Perché dal 23 aprile si possono trovare su RaiPlay i 12 video de La Musica della Compagnia, con le storie, le esibizioni e i consigli musicali dei giovani protagonisti. Perché è un prodotto di Ivan Cotroneo, fuoriclasse della serialità italiana.

Giovedì: Vivi e lascia vivere (Rai 1). Questa serie diretta da Pappi Corsicato, con Elena Sofia Ricci, ha il compito, non facile, di sostituirsi a Doc – Nelle tue mani nella prima serata del giovedì Rai (ne abbiamo parlato nella puntata di The Good Place). Da vedere perché la Ricci sa bene come scegliere i ruoli da interpretare. Perché finalmente c’è, su Rai 1, una protagonista abbastanza ambigua da far intravedere non poche zone d’ombra. Perché, tra tante repliche, non si può perdere una prima visione.

Venerdì: Propaganda Live (La7). Semplicemente, perché è l’unico programma ad essere riuscito ad adattarsi alla perfezione a questa emergenza senza perdere smalto e senza trasformarsi nello spettro di se stesso, trovando soluzioni originali alle tante limitazioni. Insomma, dove gli altri hanno lasciato sedie vuote, loro hanno sistemato sagome cartonate di un pubblico ideale.

Sabato: ciclo 007 (TV8). Il sabato sera di TV8 è nelle mani di James Bond. Film da (ri)vedere perché il coronavirus ci ha privati, per il momento, dell’ultima missione di Daniel Craig (la cui uscita in sala era prevista proprio ad aprile) e perché, mai come adesso, abbiamo bisogno di qualcuno che risolva le situazioni più disperate.

Domenica: Domenica con (Rai Storia). Dio benedica Rai Storia che, con questo nuovo “palinsesto d’autore”, riesce a trovare il perfetto equilibrio tra cultura e intrattenimento, tra passato e presente. Una giornata – la domenica, appunto – affidata ogni settimana ad un celebre e amato personaggio, che ne decide e commenta gli argomenti, attingendo al patrimonio delle Teche Rai. Non serve elencare altri motivi.

Lunedì: zapping. Lunedì 4 maggio è il giorno dei grandi ritorni, come quello di Vieni da me e L’Eredità su Rai 1, e la versione “classica” di Uomini e Donne su Canale 5. Da vedere, a prescindere dai gusti, per illuderci di star tornando alla normalità.

Martedì: un libro. Leggete un libro. Serve anche quello.


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