I 5 FILM PER SOPRAVVIVERE ALLA QUARANTENA
Scritto da il 7 Aprile 2020
Come affrontare la quarantena? Sicuramente facendo una bella scorpacciata di film! Abbiamo stilato una classifica dei 5 film da vedere questa settimana, con un tema in particolare: Il Viaggio.
- Y tu mamá también – Alfonso Cuarón (2001)
Messico, primi anni 2000. Julio e Tenoch sono due adolescenti che hanno terminato la scuola e si prestano a vivere l’estate. Amici per la pelle, anche se di diversa estrazione sociale, i due trascorrono il tempo facendo l’amore con le proprie ragazze prima che partano per una vacanza in Italia ed Europa e si sballano alle feste in loro assenza. Un giorno conoscono la bella e più grande Luisa, proponendole di partire con loro in macchina per andare nella meravigliosa baia chiamata “Boca del cielo”. Sarà un viaggio all’insegna del divertimento, della crescita e della scoperta sessuale. Il film, terza opera di Cuarón, è il film della sua consacrazione premiata come miglior sceneggiatura a Venezia. Il regista racconta il suo Messico con toni tra l’incanto e la contestualità sociale del proprio paese, grazie a un narratore che segue pedissequamente i propri personaggi.
- Marrakech Express – Gabriele Salvatores (1989)
A Milano Marco, un giovane ingegnere, riceve la visita di una donna che sostiene di essere la ragazza di Rudy, suo vecchio amico ai tempi dell’Università. La donna gli racconta che Rudy è in galera a Marrakech per detenzione di hashish, e che ha bisogno di 30 milioni di lire per salvarlo dal carcere. Non disponendo singolarmente di tale somma, Rudy riunirà tutti i vecchi amici universitari per racimolarla. Dubbiosi sul da farsi, decidono comunque di partire per andare a salvare il loro amico. Primo importante opera di Salvatores e scritto da autori come Mazzacurati e Contarello il film arrivò in finale al premio Salinas del 1987. Marrakech Express ha tutti i classici stilemi del road movie, dove il viaggio non è soltanto fisico ma metafisico, dell’anima e di ricongiungimento dei protagonisti dopo dissapori passati. Da denotare la bellissima colonna sonora di Roberto Ciotti, oltre pezzi di Dalla e De Gregori.
- Sideways – Alexander Payne (2004)
Miles è un insegnante ed aspirante scrittore, grande appassionato di vino e con un divorzio alle spalle. Deve accompagnare il suo migliore amico Jack per un tour di una settimana tra i vigneti della California a degustare vino prima che quest’ultimo salga sull’altare. Ma se Miles ha nei piani una settimana di relax tra buon vino e campi da golf, Jack per la sua ultima settimana di libertà vorrebbe trascorrere il tempo in maniera più libertina. Vincitore del premio Oscar per la migliore sceneggiatura non originale, Sideways – In viaggio con Jack è il primo dei grandi successi dell’autore americano, una commedia romantica che parla di uomini quarantenni disfunzionali e “ubriachi” del costante insuccesso o mediocrità che la vita gli ha concesso. Meravigliose le costanti allegorie e metafore che Miles durante il film fa tra il modo in cui concepisce la sua vita e che significato profondo ha per lui il vino.
- Una storia vera – David Lynch (1999)
Tratto appunto da una storia vera, il film racconta la storia di un uomo anziano che acquista un trattore John Deere e guida dall’Iowa al Wisconsin per vedere suo fratello malato e con cui non parla e non si vede da anni a causa di dissapori passati. Basta. La storia del film è tutta qui se la si vuole andare a sviscerare, ma forse è uno dei road movie più belli di sempre nonché uno dei più belli di David Lynch. Dell’autore americano, e questa è l’opinione di chi scrive, è forse una delle sue opere più suggestive proprio perché si discosta dalla sua filmografia costellata di storie strane, oniriche o spaventose. Al servizio di un film semplice ma di grande cuore, Lynch racconta una storia di un candore disarmante nell’entroterra degli stati centrali americani. Da antologia i titoli di testa all’inizio del film che scorrono davanti a un cielo notturno limpido e pieno di stelle con la scritta “Walt Disney presenta un film di David Lynch”. Un po’ come se Radio Maria passasse in programmazione pezzi di Marilyn Manson.
- Paris, Texas – Wim Wenders (1984)
Un uomo si ritrova sperduto nel deserto americano senza sapere chi sia e perché sia lì. Un medico in una stazione di servizio lo aiuterà trovando il biglietto col numero del fratello Walt tra i suoi indumenti, il quale verrà a prenderlo per portarlo a casa dove c’è anche suo figlio di 8 anni affidato dalla moglie dell’uomo ai cognati. Ripresa coscienza di se stesso, l’uomo sarà deciso nel ritrovare la moglie e farla ricongiungere con il proprio figlio. Film vincitore della palma d’oro a Cannes nel 1984 come miglior film, è il primo grande capolavoro del regista tedesco. Il rapporto dell’uomo con sé stesso, con la sua solitudine, amplificata da desolanti camminate in spazi deserti fotografati come se fosse in un quadro di Edward Hopper rendono questa pellicola unica e magnifica nel genere road movie. Colonna sonora di Ry Cooper che ha fatto storia con la sua steel guitar. Uno di quei film che ha realmente il diritto di ammantarsi della parola capolavoro.
I nostri consigli su quali film guardare tornano la settimana prossima, seguili in diretta a “La Famiglia” tutti i martedì alle ore 11:00!