Medimex Spring Edition Foggia 2019 – Noemi
Scritto da il 16 Aprile 2019
Noemi ha lo spirito di una ragazza di borgata, semplice, spiritoso, alla mano, lo stesso spirito che le fa perdonare qualche vezzo da diva (dal ritardo con cui arriva all’appuntamento pubblico alla richiesta di cambio poltroncina perché “questa è un po’ scomoda“), durante la conversazione con Ernesto Assante per il secondo Incontro d’Autore in programma a Foggia, a Palazzo Dogana, per il Medimex Spring Edition.
Ma la sua simpatia e la sua comunicatività rendono questi episodi peccati veniali subito dimenticati dalla marea di gente che riempie la sala per vedere ed ascoltare la rossa più blues del mainstrem musicale italiano. “Amo il blues e il soul“, racconta durante l’incontro, “tra le mie muse artiste come Etta James, Aretha Franklin, Nina Simone, Lauryn Hill. Nasco in una casa molto musicale, mio padre nel 1973 ha fatto Castrocaro mentre mia madre era una grande fan dei cantautori come De Gregori, Guccini, ma anche di icone rock come Janis Joplin. Non disdegno la musica classica. Da piccola ho rotto le scatole perché ho voluto imparare il pianoforte dopo aver sentito un’insegnante suonarlo“.
Noemi si racconta con leggerezza, dagli esordi dell’infanzia, come la prima volta che cantò in pubblico, a 13 anni, cimentandosi con un pezzo di Frank Sinatra: “Ero a Casalpalocco, in un ristorante-piano bar del padre di una mia amica. Quando ho iniziato a cantare ho visto che la gente fu come rapita e mi ascoltava con attenzione. Quel momento fu molto importante per me, mi diede fiducia e mi aiutò a superare la grande timidezza che avevo“.
Noemi è un fiume in piena, parla della sua attività da interprete, preponderante nella sua carriera: “I pezzi che interpreto si basano sul rapporto diretto con gli autori. Forse soltanto Sono solo parole, brano scritto da Fabrizio Moro (cha aveva nel cassetto da 10 anni e con il quale aveva già provato ad andare a San Remo) è stato mediato dalla mia agente“.
“Una canzone – replica Assante – che sembra fatta apposta per te“. Noemi parla anche del pezzo scritto per lei da Vasco Rossi, Vuoto a perdere, “uno dei pezzi a cui sono più affezionata, una delle esperienze che mi ha fatto divertire di più“.
Infine X Factor, a cui fu iscritta dalla sorella e dove il padre la convinse a mettere da parte una certa diffidenza sul mezzo televisivo come veicolo musicale; e poi il futuro che parla di una Noemi contemporanea, sempre sul pezzo e in continua evoluzione, con un appello particolare a tre artisti in grande ascesa: “Mi affascinano molto Achille Lauro, Franco126 e Frah Quintale. In futuro mi piacerebbe collaborare con loro“.